Premessa

     Nella definizione che Lurati dà della sfera di studio e di ricerca della dialettologia lombarda  viene sottolineato l'interesse per la realtà socioculturale e antropologica. “Essa si volge alla realtà umana, alla cultura della piazza ... si rivela uno dei modi di analisi della mentalità collettiva”. Il campo della sua indagine si allarga al fine di comprendere “i modi di esistenza” (1).
     Da quanto riportato emerge che la lingua non è un fatto puramente tecnico e documentaristico, ma un mezzo attraverso cui una comunità esprime e comunica la propria concezione di vita, i valori e le credenze, l'interpretazione della realtà, in una parola il proprio vissuto. Tutti questi aspetti diventano parte integrante dello studio di un dialetto secondo un'impostazione “interpretativa” che porti a comprendere “l'atteggiamento della comunità verso se stessa, verso i modelli esterni e verso il proprio passato” ossia quello che è “la sostanza della cultura” (2).
     Proseguendo nella sua dissertazione Lurati sottolinea come la dialettologia lombarda sia andata ancora oltre. Superando “la prassi tradizionale di inchiesta che riconosce al solo studioso specialista la competenza di cogliere la realtà” ha introdotto un nuovo modello di indagine “in cui protagonisti e motori dei rilievi e delle osservazioni siano anche i dialettofoni stessi ... persone attive che nella loro individualità si interrogano sui modi e i termini della propria cultura e sulla collocazione della propria comunità in un contesto più ampio” (3).
     Da queste considerazioni ha preso le mosse questo lavoro di tesi che, non volendo essere una ricerca di dialettologia, raccoglie le testimonianze su come la comunità di Viganella ha vissuto in un arco di tempo che comprende i decenni dal 1930 al 1970 circa.
(segue...)
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1) O. Lurati, Lombardia, in Lexikon der romanistischen Linguistik , a cura G.Holtus, M. Metzeltin, C.Schmitt, Tubinga, Ed. Niemeyer, 1988, p. 486.
2) Ibid.
3) Ibid.

Frazione RIVERA. Viganella e le sue frazioni conervano ancora i tetti in lastre di sasso (piode). I costi esorbitanti delle ristrutturazioni e la mancanza totale di sovvenzioni li condannano però ad un inevitabile crollo: è solo questione di tempo.