ASSOCIAZIONE CULTURALE GIOVAN PIETRO VANNI  
Fraz. BORDO - 28841 VIGANELLA
               
   
  CROCIFISSO RAMANSCIUNA MUNDU' BRIGH GAGGIO ADDOLORATA  
     
             
   


                       CAPPELLA  DELLA  RAMANSCIUNA


La si raggiunge con una bella passeggiata lungo il sentiero che collega Rivera con Rugginenta, l'antica "via Antronesca" che percorreva la valle prima della carrozzabile costruita a metà '800.
Fu edificata nel 1653 per opera dell’allora Parroco di Schieranco Bartolomeo Liga, figlio del notaio Liga di Rivera. Devoto alla Madonna, a seguito di un evento fortunoso occorsogli in quel luogo durante uno dei suoi numerosi viaggi a Rivera, volle edificare la cappella e dedicarla alla Mater Dolorosa, come si legge nel cartiglio dipinto in facciata sul lato occidentale della cappella: “R(everendus) D(ominus) Bartolomeus Liga loci Rivere Medie Vallis Antrone curatus S. Petri Schieranchi hoc opus fecit fieri anno 1655 de mense Junii”.
La figura centrale riporta l’immagine della Madonna Addolorata con i sette pugnali confitti nel cuore. Ai lati, nei muri interni della cappella, le immagini di S. Pietro e Santa Lucia. All'esterno resta visibile solo la Madonna di Oropa.

   
   

L’opera, di notevole interesse storico e artistico, versava in avanzato stato di degrado. I volti della Vergine e dei Santi raffigurati recavano sul volto evidenti segni di sfregio e la bellezza del contesto pittorico era irrimediabilmente compromessa. Fortunatamente la copertura in piode del tetto della cappella era stata recentemente sistemata grazie all’opera volontaria di un residente che aveva a cuore la conservazione del manufatto.
Tutte le parti della cappella recavano segni d’alterazione derivanti sia dall’umidità risalita capillarmente dal terreno circostante, sia da quella meteorica dovuta alla sconnessione della copertura petrosa antecedente l’opera di sistemazione.
Cadute di colore e inqualificabili opere di sistemazione eseguite senza professionalità (costruzione di un davanzalino interno con l’intento di proteggere gli affreschi dall’umidità introdotta dall’accumulo di materiale terroso sul retro della cappella) interessavano sia i volti della Vergine e dei Santi, sia l’insieme del paesaggio affrescato. La struttura presentava inoltre distacchi degli intonaci esterni così come di quelli interni alla nicchia; intonaci di per sé già poveri di malte, degradati e prossimi al collasso definitivo.
Il restauro delle modanature e delle parti pittoriche fu affidato all’artista locale Giorgio da Valeggia.

   
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