UNDICESIMA  TAPPA:    CAPPELLA  DEL  MULINO      
 

      La Cappella del Mulino sita in uno strategico luogo di passaggio, nei pressi del ponte che attraversa l'Ovesca, dà inizio alla "Veja dal vach". Fu eretta nel 1931 da Gregorio Gianzana. Anticamente su uno spiazzo che si trova nei pressi della cappella, sorgeva un macunatoio, le cui pale, mosse dall'acqua dell'Ovesca, ruotavano le mole utilizzate dalle gernti di Viganella, per macinare i cereali. L'antico mulino diede il nome alla località.
      Il costrutture dell'edicola votiva fu per anni il maestro delle scuole elementari del paese. Oltre alla colossale struttura a pilone, sono le figure dipinte ad ttirare l'attenzione. Al centro vi è a Madonna Nera ricalcante lo stile della Vergine di Oropa. Alla sua destra S. Gregorio Magno e alla sinistra S. Giorgio martire.
      Il culto della Madonna Nera è molto diffuso nel mondo cristiano, molto più raro nell'Ossola Superiore. S: Gregorio, affrescato in onore del costruttore, fu Papa e dottore della Chiesa. S. Giorgio invece è il simbolo della fede che trionfa sul maligno. Il suo dipinto è da collegare alla rotezione dai serpenti velenosi, attribuita al Santo dalla devozione popolare. Davanti alla cappella si fermavano infatti i contadini di ritorno dalla fienagione, dall' "armundà" o dal lavoro di taglio della legna.